Il grano duro “Senatore Cappelli” nasce nel 1915 grazie alle sperimentazioni che il Prof. Nazareno Strampelli effettuò sui grani provenienti da tutto il Mediterraneo, e grazie al Deputato Raffaele Cappelli, che era tra i più forti promotori della riforma agraria dei primi del Novecento. Con essa sono stati distinti i grani teneri dai grani duri.
Descrizione
Come nasce il grano duro Senatore Cappelli
Il grano duro “Senatore Cappelli” nasce nel 1915 grazie alle sperimentazioni che il Prof. Nazareno Strampelli effettuò sui grani provenienti da tutto il Mediterraneo, e grazie al Deputato Raffaele Cappelli, che era tra i più forti promotori della riforma agraria dei primi del Novecento. Con essa sono stati distinti i grani teneri dai grani duri.
Cappelli consentì a Strampelli di sperimentare la selezione di grani sui suoi terreni vicino Foggia. Selezionò con buon successo la varietà autunnale locale tunisina chiamata Jenah Rhetifah, molto ben adattabile alle condizioni pedoclimatiche, e che ben si prestava alla pastificazione.
Strampelli onorò la fiducia accordatagli da Raffaele Cappelli, nel frattempo diventato Senatore: la varietà selezionata da Strampelli venne rilasciata col nome Senatore Cappelli. Strampelli non richiese mai le royalties sui suoi grani selezionati.
Caratteristiche agronomiche
La pianta è alta circa 1,80 m. Tale altezza rappresenta sia un punto di forza, sia di debolezza. Da un lato, infatti, tutta la parte aerea crea un’ombra tale sul suolo da “soffocare” la maggior parte delle malerbe (rallentando la loro fotosintesi). Dall’altro lato si può verificare il problema dell’allettamento, tipico delle antiche varietà, che sono naturalmente alte dai 160 ai 180 cm.
Strampelli notò che l’allettamento si poteva ridurre riducendo l’apporto di fertilizzanti.
Nel sud la resa del frumento Senatore Cappelli è di 10-15 q/ha, ben accettabile considerando il clima meridionale. Negli areali del nord arriva al massimo ai 25-30 q/ha.
Il grano duro Senatore Cappelli possiede tra le percentuali più alte di lipidi, amminoacidi, vitamine e minerali. In particolare contiene oligoelementi quali magnesio, potassio, calcio e zinco, di vitamine del gruppo B e vitamina E. Risulta essere inoltre molto digeribile. La percentuale di proteine è di circa il 16% sul secco.
Utilizzi
Questa varietà è particolarmente indicata per produrre farine adatte per fare pane, focaccie, pasta fresca e secca. Il suo basso contenuto in glutine richiede lavorazioni lente (come la trafila al bronzo per la pasta) e a basse temperature. Infatti, per questo, si predilige una molitura a pietra.
Ne parla anche Geo (Rai3)
Anche Geo parla del grano duro Senatore Cappelli con questo breve filmato, clicca qui o sull’immagine in basso per essere reindirizzato sul sito di RaiPlay e vederlo.
Caratteristiche del prodotto
Nome botanico | Triticum turgidum subsp. durum |
Zone di produzione | Sud Italia |