Ad Ostuni abbiamo ben tre varietà autoctone di carciofi, ovvero il Nero di Ostuni, il Bianco di Ostuni e lo spinoso che sono a rischio di estinzione, a causa dell’entrata in commercio di altre varietà spinte dal marketing delle grandi aziende. Per questo motivo abbiamo deciso di preservare queste varietà e non lasciare che solo qualche piccolo agricoltore porti avanti la produzione, magari per piccoli mercati o addirittura per l’autoconsumo. Dunque abbiamo deciso di avviare una campagna di raccolta fondi che ha lo scopo di recuperare, riselezionare e valorizzare queste tre varietà di carciofo tipiche del nostro areale  ad oggi quasi in via di estinzione.
La campagna ha la durata di anni tre e richiede un impegno di spesa/raccolta di circa € 2.000,00 annui.
Aspetti agronomicicarciofonerodiostuni10
Il miglior metodo di propagazione delle piante di carciofo è da carducci, Abbiamo, purtroppo poche piante per la moltiplicazione con questo metodo, si affiancherà pertanto quella per seme, sapendo che non avremo lo stesso materiale genetico delle piante madri. Attiveremo pertanto un programma di riselezione per giungere al terzo anno ad una propagazione per carducci di piante riselezionate. E’ l’unico modo per accellerare i tempi. Il programma di lavoro è il seguente.
Nei primi due anni:
  • Recupero di semi e carducci (in parte già effettuato)
  • Moltiplicazione in vivaio
  • reimpianto delle nuove piantine
  • monitoraggio della coltivazione con valutazione dei punti critici (piante virosate, funghi, ecc.)
  • valutazione della produttività e riselezione delle piante
  • Reimpianto dei carducci selezionati con valutazione di rifare o meno  piante da semi.
Terzo anno
Primo impianto da carducci da piante riselezionate.
Valorizzazione
Promozione e valorizzazione delle prime produzioni ottenute attraverso la partecipazioni a fiere, convegni, coinvolgimento di Slow Food nella ristorazione per serate a tema, ecc.